Oggi giorno si pensa non sia più di moda, e certamente un po’ è così, ma in realtà il Galateo, o Bon Ton, se preferite, è ancora ben vivo e vegeto.
Almeno tra le persone educate.

Non pensate a tutte quelle norme, più o meno recenti, che dettano le regole, ad esempio, dello stare a tavola: il Galateo originale aveva un compito più alto e consistente: stabilire come ci si comporta con i nostri simili… cosa si e cosa no.

Cosa che non tutti sanno… il Galateo sarebbe un codice non scritto, o almeno così era fino alla decisione di Monsignor Della Casa che pensò bene di mettere per iscritto quelle regole.
Era il 1551, ma fu reso pubblico solo 7 anni più tardi.

Il termine Galateo deriva dal latino Galatheus che altro non è che la traduzione del nome Galeazzo, ovvero, il Vescovo Galeazzo Florimonte, ispiratore di Monsignor Della Casa.

Il primo, ma non il più influente.
Forse, infatti, il Galateo più noto è quello di Erasmo da Rotterdam che lo dedicò a chiunque volesse comportarsi al meglio, ma lo indirizzò soprattutto ai genitori, affinchè educassero bene i loro figli.