Oggi la usiamo tutti e molto spesso: la tovaglia è sinonimo di igiene e di arredo, di bellezza e funzionalità.

Per molto tempo però, è stata una questione puramente religiosa e, in seguito, un’esclusiva delle persone più ricche.

Nata come accessorio religioso, la tovaglia inizia a comparire sulle tavole in epoca romana, in particolare grazie all’Imperatore Domiziano che così sperava di dare a pranzi e cene un aspetto, come dire, più civile.

Per molti secoli però, le tovaglie sono più un accessorio che dichiara la ricchezza dei padroni di casa, che un’utile modi di evitare di sporcare la tavola.

Ricamate, in tessuti molto costosi…perfino profumate, intorno al 1300.
Quelle di maggior successo sono senza dubbio le tovaglie bianche.
Dopo una prima apparizione “di moda”, si riaffermano nel 1700 per rimanere in auge fino alla fine del ‘900.

Chi ha un po’ più di vent’anni certamente si ricorderà di aver partecipato a matrimoni in cui le tavole degli sposi erano rigorosamente coperte di tovaglie bianche, a simboleggiare la purezza della nuova coppia.